Le previsioni indicano un'ulteriore crescita delle esportazioni nonostante i venti contrari

14 dicembre 2021
  • Le esportazioni continuano a crescere: nel terzo trimestre 2021 l’Euler Hermes Export Forecast Svizzera si attesta a 0,95 punti (trimestre precedente: 1,85 punti) e prevede una crescita dell’export a due cifre per il prossimo semestre.
  • L’economia globale sta recuperando rapidamente dalla pandemia da coronavirus. Le prospettive per l'Europa sono notevolmente migliorate, le previsioni per gli Stati Uniti, invece, sono state riviste al ribasso. Le previsioni per i mercati emergenti si confermano stabili. Tuttavia, i problemi nella logistica e i timori di nuove ondate di contagi agiscono in misura crescente come fattori frenanti.
  • Le esportazioni svizzere hanno raggiunto un nuovo massimo nel terzo trimestre del 2021.

Wallisellen, 14 dicembre 2021 – Nel terzo trimestre del 2021, l’Euler Hermes Export Forecast è a quota 0,95 punti. Come previsto, l’indicatore è sceso considerevolmente dal suo valore record di 3,13 punti di aprile 2021 a causa dell’indebolimento della dinamica economica. Tuttavia, rimane al di sopra dello zero, a indicare un andamento di crescita medio a lungo termine dell’export svizzero. In particolare, sulla base del suo valore attuale, l'indicatore suggerisce una crescita delle esportazioni a due cifre percentuali nei prossimi sei mesi.

Il picco estivo è seguito da un raffreddamento della dinamica
La Svizzera guida nel confronto europeo: già nel secondo trimestre del 2021, il PIL si era riportato sopra il livello pre-crisi. Il contributo alla crescita fornito dal settore chimico e farmaceutico e dal buon sviluppo dei servizi finanziari ha compensato il ritardo del turismo. Tuttavia, dopo il picco estivo, è prevedibile un significativo raffreddamento della dinamica congiunturale. «Le persistenti strozzature nelle catene di approvvigionamento, l’aumento dei prezzi energetici e l’indebolimento della domanda dalla Cina probabilmente rallenteranno l’industria fino alla metà del 2022» sostiene Katharina Utermöhl, economista per l’Europa in Euler Hermes. «La diminuzione degli effetti della ripresa e l’aumento dei tassi di contagio lasciano presagire, nella migliore delle ipotesi, un calo della domanda anche nel settore dei servizi. Con un tasso di vaccinazione di appena il 66% (dato dell’UFSP al 07.12.2021), la Svizzera è fanalino di coda in Europa, il che aumenta il rischio per l’economia». Nel 2021 Euler Hermes prevede un incremento del commercio mondiale del +8,3% (2022: +5,4 per cento) e una crescita del PIL svizzero del +3,5 per cento (2022: +3,0 per cento). L’estrema volatilità congiunturale dovuta alla pandemia dovrebbe continuare fino al 2023.

Il percorso di ripresa rimane relativamente stabile
Le prospettive congiunturali globali sono rimaste sostanzialmente stabili negli ultimi mesi. Le previsioni per l’Europa sono state riviste al rialzo. Al contrario, le previsioni inizialmente euforiche per gli Stati Uniti sono state un po' ridimensionate. In generale, il recupero dalla pandemia prosegue spedito. Tuttavia, i problemi nella logistica e i timori di nuove ondate di contagi agiscono in misura crescente come fattori frenanti. Il tasso di espansione della produzione industriale globale a ottobre, ad esempio, è stato il più debole degli ultimi 16 mesi di ripresa. Ad ogni modo, con l’eccezione di Messico e Myanmar, tutti i principali mercati hanno valori PMI superiori a 50 punti, a testimoniare una tendenza di crescita generalizzata. Inoltre, le prospettive positive per la crescita futura della produzione manifatturiera stanno portando a un leggero aumento dell’occupazione. Le catene di approvvigionamento globali sono rimaste sotto forte pressione nel mese di ottobre, allungando i tempi di consegna e facendo lievitare i prezzi. L’incertezza negli approvvigionamenti sta portando le aziende ad aumentare le scorte.

Esportazioni svizzere ai massimi storici
Rispetto al secondo trimestre del 2021, le esportazioni sono aumentate del 3,7% in termini nominali a 63,1 miliardi di franchi svizzeri (reale: 1,5 per cento) e hanno così raggiunto un nuovo massimo trimestrale. Le importazioni sono aumentate del 2,6 per cento a 50,5 miliardi di franchi svizzeri (reale: 1,1 per cento). Mentre le importazioni sono ancora di circa 2,5 miliardi di franchi al di sotto del loro picco raggiunto nel terzo trimestre del 2019, nonostante il terzo aumento consecutivo, da inizio 2021 le esportazioni trimestrali superano ancora una volta il loro livello pre-crisi. La bilancia commerciale ha raggiunto un nuovo record: l’avanzo è salito a 12,6 miliardi di franchi svizzeri nel trimestre, conferendo tra le altre cose un nuovo impulso al franco svizzero. «La forza del franco svizzero, l’aumento dei prezzi e l’allungamento dei tempi di consegna creano problemi agli esportatori svizzeri» commenta Stefan Ruf, CEO di Euler Hermes Svizzera. «Nel 2022, tuttavia, è probabile che la crescita dei prezzi scenda di nuovo sotto i massimi del 2017-18. Anche il commercio mondiale dovrebbe normalizzarsi a partire dalla seconda metà del 2022. Nel complesso, l’export svizzero dovrebbe continuare a crescere - in linea con un volume del commercio globale superiore alla media.»

 

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