Appropriazione indebita – che fare?

Una corretta gestione dei casi di appropriazione indebita
La criminalità economica all’interno delle imprese continua ad aumentare. Un’ulteriore crescita si può frenare solo se gli autori vengono individuati, le cause analizzate e le giuste conclusioni tratte rapidamente.
Empiricamente, i casi di appropriazione indebita vengono spesso scoperti tramite controlli e ispezioni, ma anche grazie a segnalazioni mirate e, non di rado, per caso.
  • Restituzione della posta.
  • Un insolito incremento delle nuove operazioni o perdite straordinarie.
  • Documentazione incompleta delle scritture contabili.
  • Dimissioni improvvise di un collaboratore.
  • Un collaboratore prende raramente le ferie o ne fruisce per periodi molto brevi.
  • Un collaboratore ha hobby molto costosi o uno standard di vita molto alto.
  • Un collaboratore ha rapporti insolitamente assidui con i clienti.

1.     Il danno si è verificato, ma non vi è ancora un sospettato
 

  • Innanzitutto assicuratevi che non possa verificarsi un altro danno di questo tipo.
  • Non accontentatevi, tuttavia, di chiudere semplicemente una «falla nella sicurezza». Le misure che impediscono lo stesso danno non sono sufficienti.
  • Analizzate attentamente come sono andati i fatti. In tal modo potete probabilmente restringere la cerchia dei possibili autori.
  • Un autore che non sia stato individuato troverà nuove opportunità per danneggiare l’azienda e può comprometterne la stessa esistenza. Effettuate quindi un’attenta ispezione.
  • In parallelo, in singoli casi può essere consigliabile fare esaminare i fatti a un revisore esterno indipendente (revisore dei conti, consulente fiscale, agenzia d’investigazioni economiche). Saremo lieti di assistervi nella ricerca di un revisore esterno.
  • Coinvolgete la polizia. Gli accertamenti del pubblico ministero e della polizia giudiziaria contribuiscono spesso a chiarire i fatti.
     

2.     Il danno si è verificato, vi è un sospettato oppure l’autore è già stato individuato
 

  • Decidete come procedere con l’ufficio legale o l’avvocato.
  • Fate esaminare i fatti all’ufficio revisione o altri collaboratori di fiducia che non possano aver niente a che fare con il caso.
  • Raccogliete le prove e mettetele al sicuro.
  • Interrogate i sospettati e i testimoni e verbalizzatene le dichiarazioni.
  • Per impedire un possibile occultamento, tenete i documenti lontani dai sospettati.
  • Ponete al sicuro i documenti, le chiavi, le tessere aziendali del sospettato.
  • Cancellate o modificate i codici di sicurezza e le password.
  • Verificate se sia opportuno esonerare temporaneamente il sospettato dal lavoro o trasferirlo a un altro posto di lavoro.
  • Se non è possibile individuare il sospettato o provarne la colpevolezza, sporgete denuncia.
  • Verificate se nel contratto di lavoro vi sono termini perentori da osservare nel caso in cui sia rivendicato il diritto al risarcimento danni nei confronti dell’autore.
  • Richiedete all’autore un riconoscimento del debito per iscritto in cui dichiara il proprio obbligo di risarcimento danni per atti illeciti e dolosi con l’indicazione di una cifra precisa.
  • Chiedete a un notaio di registrare la dichiarazione in un certificato di debito, assoggettando il debitore all’esecuzione forzata immediata.
     

3.     Tutelate i vostri diritti nella misura ammessa dalla legge
 

  • Compensate le vostre pretese risarcitorie con il credito salariale residuo.
  • Verificate se i beni patrimoniali sottratti possano essere sequestrati.
  • Chiedete che vi vengano ceduti gli averi in banca, l’assicurazione sulla vita, le rendite e altri diritti nei confronti di terzi, che vi vengano concessi diritti cautelativi su immobili e che vi vengano trasferiti eventuali veicoli. Potete richiedere i beni patrimoniali dell’autore come garanzia fino all’importo pignorabile ammesso.
  • Richiedete eventualmente assistenza legale per sequestrare o pignorare i beni patrimoniali dell’autore, ad esempio tramite sequestro o provvedimento cautelare.
  • Verificate i diritti di regresso nei confronti dei terzi che abbiano contribuito a causare il danno.
  • Risolvete il rapporto di lavoro senza preavviso per evitare ulteriori danni.
* N.B.: questa checklist elenca le nostre proposte per le misure preventive. Non sono direttive vincolanti. Siete naturalmente liberi di intervenire in altro modo.