EXECUTIVE SUMMARY
- Nonostante la crisi, le famiglie nei nove paesi dell'Eurozona che analizziamo sono riuscite a quasi raddoppiare le loro attività finanziarie totali negli ultimi due decenni. Tuttavia, la composizione della crescita differisce significativamente da un paese all'altro. I risparmiatori tedeschi, piuttosto avversi al rischio, ad esempio, hanno aumentato la loro ricchezza finanziaria quasi esclusivamente attraverso elevati sforzi di risparmio, mentre in Finlandia e nei Paesi Bassi, la parte del leone dell'aumento della ricchezza è stata attribuita agli incrementi di valore, accompagnati da tassi di crescita superiori alla media.
- I comportamenti di risparmio contano: Il rendimento implicito del risparmio, ossia la somma totale degli incrementi di valore e dei proventi da investimenti in relazione ai portafogli, coglie le notevoli differenze nelle strategie d'investimento. Il tasso medio annuo di rendimento (nominale) per l'intero periodo varia dal 2,1% in Germania a oltre il 4% nei Paesi Bassi e in Finlandia. La Francia (3.3%) si colloca a centrocampo. I titoli hanno trainato i rendimenti complessivi, rappresentando in media oltre la metà dei rendimenti totali. Nella seconda metà del periodo, tuttavia, i rendimenti sono diminuiti in media di 1 punto percentuale, "grazie" al triste anno 2022 in cui tutte le attività finanziarie sono crollate.
- Il ritorno della vecchia nemesi dei risparmiatori: Negli ultimi dieci anni, e in media in tutti i paesi, l'inflazione è costata alle famiglie oltre l'80% dei rendimenti patrimoniali; in Austria e in Germania, il rendimento reale è diventato addirittura negativo. Nel decennio precedente, queste perdite indotte dall'inflazione ammontavano "solo" al 55%.
- Ragazze (e ragazzi) d'oro: Anche con lo stesso comportamento di risparmio, nessuna generazione può eguagliare l'accumulo di ricchezza di cui godono i Baby Boomers. Calcoliamo che i loro risparmi ammontano a poco meno del 614% del reddito disponibile, con un rendimento nominale medio del 6,1% all'anno. I grandi perdenti sono i Millennials: poco dopo aver iniziato ad accumulare ricchezza, crisi dopo crisi, con un rendimento annuo di appena il 3,1%.
- Il dado non è ancora tratto: Creiamo quattro scenari per vedere come i membri, dalla Gen X alla Gen Z, devono adeguare il loro comportamento di risparmio per ottenere lo stesso rapporto risparmio/reddito totale dei Baby Boomers. Ad esempio, in uno scenario BAU, i risparmiatori della Gen Z dovrebbero aumentare il loro tasso di risparmio di 3,3 punti percentuali. Tuttavia, tenendo conto della fine dell'eccesso di risparmio e della crescente domanda di capitale per guidare le trasformazioni verde e digitale – il nostro cosiddetto "scenario Green and AI boost" – l'aumento necessario del tasso di risparmio è solo di +1,3 punti percentuali per la Gen Z. Pertanto, i membri di questa generazione hanno buone possibilità di sovraperformare tutti i loro predecessori, se allineano il loro comportamento di risparmio alle nuove realtà.